Matera 2019

Materadio, la festa di Radio3, ha inondato le vie di Matera per tre giorni dal 21 al 23 settembre con spettacoli teatrali, concerti e incontri partendo da un tema chiave: il rapporto tra globale e locale, sottotema di Riflessioni e Connessioni, uno dei 5 temi del Dossier di candidatura di Matera 2019.

Uno straordinario concerto insieme a un gruppo di grandi artisti ha dato il via all’ottava edizione di Materadio venerdì 21 settembre con Luigi Cinque al sax, Antonello Salis alla fisarmonica, Agostino Cortese al bass drum e voce e Pasquale Scarano alla voce e alle chitarre. Tra folk ed elettronica, tutta l’esibizione è stata dedicata al grande maestro Antonio Infantino, indimenticabile poeta, musicista e interprete delle pulsioni del Sud.

A seguire nel programma di Radio3 dedicato ai libri e alle idee, Fahrenheit, il premio Pulitzer 2000 Jhumpa Lahiri e Tahar Ben Jelloun si sono interrogati sulle parole chiave di questa edizione di Materadio, globale e locale. I concetti globale e locale si sono incontrati in ottica di apertura e accettazione cosmopolitica delle differenze culturali durante tutto il weekend di Materadio in un confronto dialettico che è andato a compiersi nelle sonorità dell'afro-beat di Seun Kuti, figlio del leggendario Fela Kuti; nell’incontro tra i musicisti locali della Ljp Big Band diretta da Dino Plasmati e la grande star del jazz mondiale Bobby Watson. E ancora nei dialoghi della trasmissione "Tutta l'umanità ne parla" di Rai Radio 3, trasmessa in diretta da piazza San Francesco a Matera. È qui che con toni squisitamente ironici l'architetto materano Pietro Laureano, l'autrice Laura Boella e lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, hanno affrontato il tema del rapporto tra globalizzazione e identità locale, immedesimandosi nel pensiero di personaggi del passato, rispettivamente in quello di Levi Strauss, Hannah Arendt e Robinson Crusoe. Un confronto di paradossi e incroci che ha toccato temi molto attuali come il turismo di massa a Matera ma anche quello del viaggio come momento di crescita personale.

Globale e locale li abbiamo ritrovati anche nel progetto di Max Gazzè che ha unito il suono di un'orchestra sinfonica a quello del sintetizzatore in un concerto mai visto prima con l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Matera, l'Orchestra di fiati "D'Ambrosio" di Montescaglioso e la Grande Orchestra di fiati di Grottole nella serata di venerdì 21 al Parco del Castello Tramontano.

Per il teatro di Radio3 si sono poi avvicendati sul palco di Materadio gli attori più amati della scena italiana. Anna Foglietta si è confrontata con il secondo capitolo di "Storie dal Decamerone" in una drammaturgia originale di Michele Santeramo che prende spunto dall’opera del Boccaccio per raccontare il dramma di una storia di oggi. Silvio Orlando invece ci ha portato dentro le pagine del romanzo "La vita davanti a sé" di Romain Gary, tra amori improbabili e vite che vanno alla rovescia. Nicola Lagioia, voce di Pagina3 - la rassegna delle pagine culturali di Radio3 - ha immaginato un racconto in otto tappe tra Lucania e Argentina, interpretato dall’attore Tommaso Ragno nel filo rosso di Materadio con il Music Design e le composizioni originali della Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio "Duni" di Matera, MaterElettrica.

La giornata di sabato è stata animata dall'esibizione presso l'Auditorium R.Gervasio del grande pianista Roberto Cominati, noto per il suo pianismo stilisticamente "mimetico" in prestigiose istituzioni musicali di livello mondiale tra cui la Scala, il Teatro San Carlo, La Fenice e il Maggio Musicale Fiorentino. Fahrenheit, il pomeriggio di libri e di idee di Radio3, ha ospitato Nadia Terranova e Nicola Lagioia per ricordare lo scrittore Alessandro Leogrande, mentre nella prima parte lo scrittore Gianrico Carofiglio ha posto una riflessione sulla responsabilità di quanto scriviamo e diciamo sia in politica che nella vita di tutti i giorni.

A "Hollywood party" l'attore Valerio Mastandrea e il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf ci hanno coinvolto in un dialogo a tutto campo su cinema, cultura e arte contemporanea tra curiosità e percorsi inediti. Un momento preceduto da Radio3 Scienza con due donne straordinarie - l'astrofisica Sandra Savaglio e la matematica Sandra Lucente che nella geometria del paesaggio d'insieme ha descritto Matera come la città più frattale del mondo - e seguito dal concerto di una delle voci più eclettiche del panorama internazionale, Greta Panettieri.

L’ultima giornata è cominciata sulle note di Bach con l’esibizione del violinista Francesco D’Orazio, poi proseguita con Davide Enia protagonista del monologo “Scene dalla frontiera – L’abisso” e chiusa con Moni Ovadia nello spettacolo "Senza confini: ebrei e zingari".

Nel Materadio Village, realizzato con le strutture temporanee della Open Design School School, gli ospiti di Materadio hanno accolto il pubblico con firmacopie e incontri, affiancandosi alla presentazione dei progetti di co-creazione del programma culturale e all’operato dei volontari di Matera 2019.

Il ricco programma di Materadio off è cominciato mercoledì 19 settembre con l’inaugurazione a Palazzo Lanfranchi della mostra “10 fotografi per 10 musei”, l’esposizione fotografica di Michele Battilomo, Luca Centola, Alfredo Chiarappa, Mario Cresci, Federica Danzi, Francesco La Centra, Cosmo Laera, Pierangelo Laterza, Francesco Radino e Angela Rosati a cura del Polo Museale della Basilicata. Giovedì 20 il producer milanese Claudio Trotta, che nella sua carriera ha lavorato con gli dei dell'Olimpo della musica: Sting, David Bowie, Iron Maiden, Aerosmith, Kiss e soprattutto con Bruce Springsteen, ha presentato il suo ultimo libro “No pasta no show” al Materadio Village. Materadio off si è chiuso domenica con due proiezioni del film “The Fabulous Tricker - in viaggio con Antonio Infantino” che, in collaborazione con la Lucana Film Commission, hanno registrato il tutto esaurito al Cinema Piccolo e con Matera Encounters - Ljp Big Band meets Bobby Watson, con il jazz che ha infiammato Piazza San Francesco nella serata finale di domenica 23.

Materadio si conferma un importante momento di osservazione utile a capire come la città si prepara al suo appuntamento epocale con il 2019, dopo aver accompagnato per 8 anni un percorso che ha nella cultura il perno della trasformazione civile, economica e sociale della città di Matera.