Next - la Repubblica delle Idee ha fatto tappa a Matera, nell'ambito di un tour che porterà la carovana di Riccardo Luna a toccare tutte le città candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019 (e molte altre).
La formula di Next ha portato sul palco del cineteatro Duni cittadini (di Matera o meno) che avessero una idea da raccontare per Matera.
E per il 2019.
Una formula - evento, iniziata alle 18:30 con un racconto a più voci (Marta Ragozzino, Salvatore Adduce, Paolo Verri, ed una sorprendente Carmen Lasorella, che ha esortato la città a gareggiare per il titolo di Capitale Europea della cultura, sì, ma Digitale) ed entrato nel vivo alle 20:00 circa, quando hanno cominciato a succedersi sul palco ragazzi che avevano scritto a Riccardo Luna (più di 100, le mail pervenute) raccontando storie di innovazione e coraggio che la redazione ha ritenuto interessanti da far conoscere.
E quindi ecco Francesco Cucari, 21 anni, ideatore di una app per il trattamento dei rifiuti di grande successo, che prima di mettersi a lavorare alla sua idea non aveva mai programmato in vita sua; Francesco Paternoster, che regala a Matera un carattere tipografico che prima non esisteva, e che racchiude dentro di sè tutta la storia della città; Mariella Stella di CasaNetural, spazio per il coworking nel cuore di Matera; Miriam Surro, giovane impenditrice che ci commuove, invitandoci ad alzarci tutti in piedi "perchè vedi, Riccardo, questa è la mia Basilicon Valley"; Piero Paolicelli, ideatore di una app per regolamentare la gestione dei rifiuti, innovatore, eroe, comunicatore come pochi, che ha abbattuto muri a spallate per portare Matera sulla strada della smart city; Giuseppe Liuzzi, che in nome del giovane cugino scomparso studia ed assembla pezzi misteriosi fino a capire che si tratta di stampanti 3D, e mette su una associazione di 80 persone per produrle e venderle, in un paesino di poche migliaia di abitanti.
E poi Ernesto Belisario, esperto di open data; Alberto Cottica, teorico della modernità della regola benedettina trasfusa in pratica nel progetto unMonastery; i Krikka Reggae, rapper bernaldesi che decidono di puntare sul crowdfunding per produrre il prossimo disco; e poi ancora Roberta Milano, Caterina Policaro, Francesco Arleo di BookAsFace, il direttore artistico di Matera 2019 Joseph Grima, Federico Valicenti, chef pluripremiato da Terranova del Pollino; e poi il contest fra giovani start up che hanno messo sul mercato idee imprenditoriali legate allo sviluppo del turismo, e poi decine di altri racconti, così tanti che ci vorrebbero due post per raccontarli tutti.
Passano in video anche Rocco Petrone, il lucano a capo dell'equipe che ha diretto la spedizione dell'uomo sulla Luna nel 1969, e perfino Barack Obama, che non è lucano ma sta lanciando un programma per i giovani americani che potrebbe diventare la nostra parola d'ordine: non comprare una app o un videogioco, falli tu.
Cosa portiamo a casa da Next per Matera?
Portiamo con noi il concetto di rovesciamento del paradigma: il cittadino è al centro ed opera, le istituzioni stanno intorno e collaborano. E prima o poi, a dispetto delle resistenze, dovranno farlo per forza: verrà un giorno nel quale la risposta data da un funzionario pubblico ad Ernesto Belisario "L'informazione è potere, non possiamo darla a chiunque" non potrà più essere pronunciata.
Portiamo con noi l'idea che "le storie piú belle dei lucani sono quelle ancora da raccontare" come ci ha ricordato Riccardo Luna, che vuol dire - per citare un'altra celebre frase obamiana - che "the best has yet to come". E quindi che c'è speranza, c'è la luce in fondo al tunnel, con gli eventi grossi - come la candidatura di Matera 2019 - ma anche con gli eventi piccoli, le piccole idee, i piccoli cittadini che decidono di "uscire dal metro quadro in cui tutto è dovuto, perchè innovare si può, basta volerlo" (Francesco Cucari).
Applausi.
(le foto sono di Piero Paolicelli)