Matera 2019

Le nonne di Maratea erano multitasking: sapevano intrecciare fili d’erba sottili per renderli corde resistenti, e nel frattempo chiacchieravano, si raccontavano storie, condividevano saperi.

La lavorazione dei libbani, le corde vegetali prodotte dalle donne di Maratea fino alla fine degli anni ’70, era infatti un’occasione di incontro e di scambio. Sarà una comunità temporanea formata da cittadini e visitatori a rievocare questa antica tradizione, ripercorrendo ogni fase della lavorazione.

Per prima cosa, la ricerca dei “tagliamani”, l’erba utilizzata per produrre le corde, sarà un pretesto per esplorare il territorio, definito da Pasolini “di tremenda bellezza”: guidati da chi conosce quelle strade da sempre, si esplorerà l’unico comune della Basilicata bagnato dal mar Tirreno, un luogo in cui le montagne dell’Appennino si tuffano tra le onde. Dopo, mentre i fasci raccolti saranno lasciati in ammollo, si ingannerà il tempo dedicandosi alle prelibatezze del territorio e a un po’ di riposo, prima della mazzoccolatura, il momento in cui le foglie vengono percosse. Il ritmo di quest’attività sarà scandito da una performance musicale di un percussionista. Durante la fase di creazione delle corde non saranno solo i fili d’erba a intrecciarsi, ma anche le relazioni, i racconti, le conoscenze. Infine, dai libbani prodotti, alcuni designer creeranno prototipi, manufatti e installazioni, prima della festa finale in cui verranno riprodotte le musiche e raccontate le storie nate nei precedenti tre giorni di lavoro.

Realizzato in coproduzione da
Comune di Maratea
per Capitale per un Giorno

Partner di progetto:

Liberi Liberi Ass. Culturale